I robot in Farmacia Vaticana: medicinali al banco in 8 secondi

Nelle Farmacia del Papa, che serve ogni giorno 2mila clienti, soprattutto non vaticani, è già attiva in via sperimentale, la gestione automatizzata del magazzino. In 8 secondi dalla richiesta, i robot portano il medicinale nelle mani del farmacista. Grazie alla ristrutturazione, prevista da gennaio ad aprile 2020, più spazio per accogliere i clienti, più tempo per i consigli al banco e nuove assunzioni.
 

Ha 145 anni ma non li dimostra, la Farmacia Vaticana, attenta com’è ad adottare le tecnologie più innovative per venire incontro ai quasi 2mila clienti che ogni giorno entrano in Vaticano solo per acquistare medicinali che spesso in Italia non si trovano. L’ultima innovazione è la gestione automatizzata degli oltre 40mila farmaci in magazzino, che, grazie a tre robot Bd Rowa, arriveranno in 8 secondi dalla richiesta, nelle mani del farmacista. Il sistema è attivo, in forma sperimentale e con due sole uscite, già da fine luglio, ed entrerà a regime entro la primavera del 2020, con sei uscite davanti alle dodici casse per la vendita e l’eliminazione delle cassettiere dalle quali oggi i farmacisti prendono manualmente le medicine.  

"Più tempo per i farmacisti per parlare con i clienti"

“La Farmacia si è sempre adattata alle tecnologie del tempo – spiega il direttore fra Thomas Mulackal Binish, dell’Ordine ospedaliero di San Giovanni di Dio, i Fatebenefratelli, ai quali la Farmacia del Papa è affidata fin dalla fondazione, nel 1874 - e per questo ha fatto diverse ristrutturazioni. Oggi, visto l’aumento del numero dei clienti, abbiamo scelto l’automatizzazione del magazzino, soprattutto per permettere ai farmacisti di dedicare più tempo ai clienti, al banco”.

Un braccio automatico che prende i farmaci e li sposta

I tre robot, ognuno dei quali ha una capacità di carico di circa 15mila scatole di farmaci, comandati da tre terminali, non sostituiranno il magazzino dei medicinali ma le cassettiere oggi posizionate alle spalle dei farmacisti. Durante la giornata di lavoro, in base alle necessità richieste dalla macchina stessa, chiarisce Fabio Ippoliti, responsabile amministrativo della Farmacia Vaticana, “i magazzinieri inseriscono i prodotti in uno sportello di carico e la macchina li acquisisce in modo automatico, individuando, attraverso una telecamera, numero di lotto e data di scadenza. Attraverso rulli e bracci mobili, i farmaci vengono posizionati su ripiani di vetro, dai quali la macchina li richiama al momento della richiesta, dando sempre la precedenza ai farmaci più vicini alla scadenza”. Nastri e tubature portano poi, in pochissimi secondi, la scatola nelle mani del farmacista.

Il direttore: "Tempi di attesa ridotti del 30 per cento"

Questo sistema, assicura il direttore, “ci aiuta a ridurre i tempi di attesa del 20-30 per cento”. Infatti, senza il robot, il farmacista deve spostarsi dal banco, lasciare il cliente in attesa, e andare alla ricerca del prodotto all’interno delle cassettiere alle sue spalle. Viene semplificata anche la gestione delle scorte, perché, spiega ancora Ippoliti, “questa macchina in qualsiasi momento può fare la scansione completa di quello che è al suo interno, quindi mentre prima occupavamo 20-30 persone per fare l’inventario, ora il 30-40 minuti la macchina lo fa da sola, annullando anche il rischio dell’errore umano”.

"Meno dipendenti? No, abbiamo assunto due farmacisti in più"

Macchine che toglieranno lavoro a qualcuno dei 60 dipendenti della Farmacia Vaticana? Il direttore fra Binish assicura di no: “Da quando siamo partiti con la sperimentazione abbiamo assunto altri due farmacisti. Il nostro scopo non è risparmiare sul personale, ma dare più tempo ai farmacisti per aiutare e consigliare i clienti” e guadagnare almeno due metri di spazio dal lato dei visitatori, una volta eliminate le cassettiere.

Farmacia in un prefabbricato da gennaio ad aprile 2020

Questo avverrà nel corso della ristrutturazione che inizierà durante la pausa natalizia. “Ma la Farmacia non chiuderà alla clientela nemmeno un giorno", assicura il direttore, "alla ripresa del servizio, dopo il Natale, saremo in locali prefabbricati davanti all’edificio chiuso per lavori”. La riapertura dei locali ristrutturati è prevista entro maggio 2020.


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